mercoledì 13 gennaio 2016

L'odissea

#05.01

La sfida dei Proci

la regina indice una gara che crede nessuno potrà mai vincere: colui che riuscirà a tendere l’arco del suo sposo potrà finalmente prendere il suo posto. In quest’occasione Atena sobilla il desiderio di vendetta del re di Itaca che, chiede l’elemosina ai proci dando loro la possibilità di dimostrare che nel loro cuore c’è ancora compassione.

Prelevato l'arco, Penelope si dirige alla sala dei banchetti, ove si trovano i pretendenti, cui espone la sua intenzione di indire la suddescritta gara il cui vincitore l'avrebbe avuta in sposa.


"O voi, che in questa

Casa, lontano Ulisse, a forza entraste,

Gl'interi giorni a consumar tra i nappi,

Né di tal reità miglior difesa

Sapeste addur che le mie nozze, udite:

Quando sorse il gran dì, che la mia mano

Ritener più non deggio, ecco d'Ulisse

L'arco, che per certame io vi propongo.

Chi tenderallo, e passerà per tutti

Con la freccia volante i ferrei cerchi,

Lui seguir non ricuso, abbandonata

Questa sì bella, e di ricchezza colma

Magion de' miei verd'anni, ond'anche in sogno


Dovermi spesso ricordare io penso".







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